Pellettatrice professionale industriale

Con la diffusione di termo camini e stufe a pellet, la popolarità di questo biocombustibile ha spinto molte aziende a proporre sul mercato delle macchine in grado di produrre pellet in casa.

La pellettatrice è un macchinario molto interessante, non solo perché rappresenta un buon investimento per chi desidera produrre in autonomia pellet, e dunque  risparmiare sull’acquisto dei sacchi di pellet, ma anche per chi desidera favorire il tema della sostenibilità ambientale, tema molto sentito e dibattuto negli ultimi anni.

Cos’è una Pellettatrice domestica

La pellettatrice è una macchina utilizzata generalmente in ambito industriale per la creazione di pellet a partire da legno e altri materiali a base cellulosa.  

Visto il boom che negli ultimi anni ha avuto la vendita di pellet, molte aziende hanno deciso di immettere sul mercato pellettatrici domestiche.

Queste pellettatrici nate per uso domestico, e dunque di dimensioni ridotte rispetto a quelle industriali, sono nate per permettere a chiunque di produrre pellet direttamente da casa propria.

Modelli più economici

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Come funziona una pellettatrice domestica

In primo luogo si parte dal motore che riscalda i materiali e li spinge attraverso dei buchi a forma conica, inseriti in una trafila. Il materiale viene pressato e in questo modo viene costretto ad assumere la sua canonica forma a cilindretto.

Durante il processo di cottura, parte degli elementi del legno fondono diventando una sorta di colla che una volta asciugata avrà il compito di mantenere integro il cilindro di pellet. Quando il materiale pressato viene fatto uscire dalla trafila, una lama lo taglia di netto rendendolo pronto per l’uso.

Il pellet prodotto deve essere compatto, con dimensioni costanti e presentare una superficie lucente. Se ben lavorato, deve presentare una patina lucida e liscia.

Cosa inserire nella pellettatrice domestica

Come abbiamo visto, utilizzare una pellettatrice domestica è molto semplice. Il discorso cambia se si guarda alla questione dei materiali utilizzati per la creazione del pellet.

Le materie prime che inserite nell’imbuto della pellettatrice influenzano fortemente la qualità del pellet prodotto.

Se le materie prime sono scarse, o posseggono un alto grado di umidità, il risultato finale sarà pessimo, a prescindere dalla professionalità del dispositivo.

È sconsigliato, inoltre, utilizzare legno riciclato o proveniente dal mobilio (spesso trattati con numerosi elementi chimici) che come ovvio produrrebbe pellet inutilizzabile o addirittura tossico.

Per produrre pellet di buona qualità è importante, dunque,  usare solo materie prima di natura lignea o a base di cellulosa chiaramente prive di qualsiasi contaminazione.  

Per un buon pellet l’ideale è munirsi di cippato proveniente da scarti di potatura e di qualunque tipologia di legno.

È importante, inoltre, ricordare di pulire il materiale da inserire nella pellettatrice perché terreno e sassi possono indurre un’usura precoce della macchina.  

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Pellettatrici professionali

Per chi avesse la necessità di produrre quantità importanti di pellet una buona idea potrebbe essere quella di acquistare una macchina per pellet professionale.

Tra i modelli:

  • pellettatrici elettriche. Le macchine professionali per pellet con motore elettrico possono raggiungere potenze elevate in particolare per quelle trifase. Sono relativamente leggere, infatti, il loro peso può andare dai 110 chili ai 150 chili e hanno dimensioni compatte.  La produzione oraria varia tra i 30 kg e i 70 kg a seconda del modello. I modelli di ultima generazione sono spesso dotati di ruote per lo spostamento.
  • pellettatrici con motore a scoppio. Queste macchine differiscono da quelle elettriche per il tipo di alimentazione avendo ugualmente un’ottima resa produttiva.  
  • pellettatrici a trattore. Il funzionamento di questo tipo di macchine necessita di collegamento alla presa di forza del trattore. Sono macchine di dimensioni ridotte e a regimi di rotazione più bassi, offrendo tuttavia, una produzione oraria simile ai modelli spinti da motore elettrico. che presentano attacchi al trattore.
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Quanto pellet può produrre una pellettatrice domestica e una professionale?

Il fattore principale, ad incidere sulla quantità di produzione di pellet sia per le macchine domestiche che per quelle professionali, è la potenza del motore.

Le pellettatrici domestiche con motore elettrico monofase avranno al massimo 3 HP con rese orarie che possono oscillare fra i 20 ed i 60 chili a ora.

Questi dati aumentano notevolmente per le pellettatrici professionali con motore elettrico trifase che possono raggiungere potenze fra i 5 ed i 12 HP con una resa oraria che varia fra 50 e 90 chili a ora.  La resa oraria può superare i 110 chili di produzione oraria per i motori con 10 HP. Con una simile resa produttiva ma con tipo di alimentazione diversa le pellettatrici professionali con motore a scoppio e a trattore.

Ad incidere sulla quantità di produzione anche la qualità delle materie prime (per avviare una  produzione di pellet di buona qualità è necessario munirsi anche di un buon biotrituratore) e le temperature di esercizio.

Quali sono i vantaggi sull’acquisto di una pellettatrice?

La pellettatrice rappresenta un macchinario molto interessante il cui acquisto rappresenta un investimento che è possibile recuperare già nel medio periodo, soprattutto se acquistato in inverno. Questa macchina speciale offre alcuni importanti vantaggi:

  • Risparmio sul combustibile. L’utilizzo della pellettatrice offre la possibilità di risparmiare sull’acquisto dei sacchi di pellet.
  • Riciclo del cippato. 
  • Minore spazio occupato dai sacchi di pellet.
  • Sostenibilità ambientale. Il pellet brucia senza produrre sostanze tossiche dunque nel totale rispetto della natura.
  • Controllo sul tipo di legno utilizzato per fare il pellet.

Come scegliere una pellettatrice: prezzi, modelli

Sul mercato esistono diversi modelli di pellettatrici e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze non è sempre semplice. L’acquisto di una pellettatrice rappresenta un investimento importante da fare non a cuor leggero. Dunque, prima di buttarsi nell’acquisto di una pellettatrice, e rischiare di incappare in un prodotto che non corrisponde a ciò di cui abbiamo bisogno, è importante tener conto dell’importanza del motore.

  • Il motore di una buona pellettatrice deve essere in grado di far raggiungere al legno una temperatura di almeno 100 gradi. Questo livello di calore è indispensabile per produrre combustibile di qualità.
  • In base alla potenza del motore, una pellettatrice può essere in grado di produrre grandi quantità di pellet.

Come dicevamo esistono diversi modelli il cui costo può oscillare tra i 1.500,00 euro e 6.000,00 euro, nel caso di pellettatrici domestiche di alta qualità e pellettatrici professionali.

Un’ampia gamma di pellettetrici in diverse versioni puoi trovarla sul sito www.agrieuro.com.

Tra le pellettatrici presenti nel catalogo AgriEuro spiccano le macchine per pellet totalmente made in Italy di Ceccato Olindo e quelle di importazione Geo Tech Pro, contraddistinte da un eccezionale rapporto qualità / prezzo.

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